- Puoi voltarti.

Ti volti. Lou ghigna e incomincia a spogliarsi. Ha davvero un corpo magnifico, ma per quest’ultima scopata pagherai un prezzo salato.

Quando Lou rimane nudo davanti a te, il tuo cazzo batte contro il ventre, duro come la canna di un fucile, anche se sai che stai per morire. Lou sorride, poi si bagna due dita con un po’ di saliva e le passa due volte sulla tua cappella, strappandoti un gemito. Dopo averti inumidito l’arma, si lubrifica con un po’ di saliva il buco del culo: è sicuro che entrerai come una bestia, per farti male e vendicarti della morte che ti darà.

Poi si stende su una roccia, offrendoti il culo (davvero uno dei più belli che tu abbia mai visto). Stringe in mano la pistola. Conta di spararti quando verrà?

Tu hai deciso la tua strategia. Avvicini appena la cappella al buco ed eserciti una leggera pressione, molto delicata, poi ti ritrai. Ripeti l’operazione quattro o cinque volte e Lou diventa impaziente.

- Cristo, muoviti, Fred.

Tu sorridi, ma continui a muoverti con grande lentezza. Anche quando infine entri dentro di lui, non avanzi fino in fondo, ma introduci appena la cappella. Poi incominci a spingere, avanzando pianissimo. Ti fermi e ti ritrai, poi avanzi di nuovo.

- E datti da fare, Fred!

Lou è convinto che tu la tiri per le lunghe per rimandare il momento in cui creperai. In un certo senso è vero: vuoi rimandarlo, magari di quarant’anni. Quello che stai facendo, mentre fotti questo bel culo, è sfregare la corda che ti lega i polsi contro uno spunzone di roccia, nella speranza di liberarti.

Ci vuole il suo tempo e a ogni istante temi che Lou possa accorgersi di quello che stai facendo. Ma Lou sta assaporando il paradiso e questo dovrebbe darti qualche possibilità di mandarlo all’inferno.

I tuoi movimenti lenti lo stanno facendo impazzire di desiderio.

– Cazzo, Fred, mi spiacerà davvero ammazzarti. Ci sai fare.

Tu senti che la corda sta cedendo. Continui a spingere in avanti il cazzo, con lentezza, e a ritrarlo, finché la corda si spezza. Liberi le mani.

Il tuo pugno si abbatte come un maglio sulla tempia sinistra di Lou, mentre la tua mano gli blocca la destra che stringe la pistola. Il colpo lo stordisce, ma tu ne meni altri due, con tutta la tua forza. Lou boccheggia e perde i sensi. Tu prendi la sua pistola.

Tra poco lo ammazzi, questo figlio di puttana, ma prima vuoi finire quello che hai incominciato.

Incominci a spingere freneticamente: vuoi sfondargli il culo. Lou si risveglia, gemendo. Tu assesti ancora alcune spinte decise e vieni dentro di lui.

Quando hai finito, ti togli. Gli dici, rabbioso.

- Volevi farti fottere ancora una volta. E allora senti questo cazzo!

Gli infili la pistola in culo.

Lou grida:

- No! Fred…

Le parole diventano un urlo quando incominci a sparare. Uno, due, tre, quattro, cinque colpi.

Quando togli la pistola il cadavere di Lou rimane immobile, un filo di sangue che cola dal culo.

Lasci la carogna agli avvoltoi.

 

Prosegui il tuo viaggio per san Juan

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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