Una bella partita a poker è quello che ci vuole.
Nel saloon di Bill c’è sempre qualcuno che gioca. Non intendi rischiare
grandi somme e non pensi certo di guadagnarti così i dollari di cui ha
bisogno tuo fratello, ma giocare ti diverte. Esci dalla vasca e ti asciughi. Passi lo
strofinaccio con cura sui coglioni e sul cazzo, sempre più duro. Te lo
guardi, ridi e gli dici: - Abbassa pure la testa. Ti tocca aspettare:
adesso si gioca. Poi magari farai un salto da Bart Ironcock.
Il buon Cazzodiferro sarà contento di vedermi. Nel saloon c’è sempre parecchia gente e una nuvola
di fumo che ristagna. Dai un’occhiata intorno, senza averne troppo l’aria:
quando entri in un locale, controlli sempre chi c’è e che aria tira. Da
queste parti le precauzioni non sono mai troppe. Si gioca a due tavoli. Tu segui un po’ il gioco.
Da una parte si puntano grosse somme, per cui dedichi la tua attenzione
all’altro tavolo. C’è un tizio che ha davanti a sé un bel mucchio di dollari.
Gli altri lo chiamano Ted. A un certo punto uno dei giocatori si alza: lo
hanno spennato come un pollo. Ted si guarda in giro e chiede: - Chi vuole giocare? Ti fai avanti. Incominci a giocare. Si puntano
somme modeste, ma la fortuna non ti accompagna. Vinci solo due volte e il tuo
gruzzolo si assottiglia. Ted invece sembra assistito dalla dea bendata:
davanti a lui c’è un bel mucchio di dollari. Stai perdendo e tra non molto dovrai ritirarti
anche tu: non intendi rimetterci molto più di quello che hai già perso. Ma
c’è qualche cosa che non quadra. Ted non ti convince. Hai l’impressione che
non giochi pulito. La faccenda ti scoccia, non poco. Ma è il caso di fare
storie? Non hai giocato molto e se chiedi conto a Ted di quello che fa,
rischi di dover sparare: vale la pena di piantare casino per qualche
spicciolo? D’altro canto dargliela vinta ti dà fastidio. |
Tiri fuori la pistola e costringi Ted a far vedere che cos’ha nelle
maniche |