- No, Lou. Domani
mattina devo partire presto. Adesso vado a parlare con mio fratello, poi mi
corico. Ti stupisci tu stesso della tua risposta. Desideri
quest’uomo, vorresti saltargli addosso, stringerlo, possederlo. Ma c’è
qualche cosa che non ti convince in lui, non sapresti nemmeno tu spiegare che
cosa. Qualche cosa che ti ha spinto a dire di no. Lou annuisce. - Come non detto, signor Fred. Lou si allontana. Lo guardi sparire nell’ombra, con
un po’ di rimpianto. Vai a coricarti, mugugnando. A letto però non riesci a prendere sonno. Sei
incazzato perché tuo fratello si è messo nei guai da coglione e tocca a te
rimediare. Sei incazzato perché dovrai di nuovo affrontare ogni serie di
pericoli e rischiare la pelle. E sei incazzato anche perché hai detto di no a
Lou. Ma perché? Vorresti alzarti e andarlo a
cercare, ma di certo dormirà con gli altri vaccari. E poi magari adesso
sarebbe lui a dire di no. Cosa fatta, capo ha, ma continui a rigirarti nel
letto, finché non decidi che è ora di scopare con qualcuno che conosci a
fondo. Perciò ti afferri il cazzo e incominci a smenartelo.
Intanto pensi a Lou, te lo immagini nudo, che ti bacia, ti stringe tra le
braccia, ti offre il culo, ti succhia il cazzo. La tensione cresce, il cazzo è teso allo spasimo e
con pochi movimenti sapienti vieni. Scopare con Lou
sarebbe stato meglio, ma va bene anche così. Dopo esserti ripulito, ti metti a dormire, ma
ormai è tardissimo. Quando arriva l’alba ti svegli, ma sei uno straccio. Ti
chiedi se alzarti o se provare a dormire ancora un po’, tanto hai tre mesi di
tempo e non è il caso di viaggiare stravolto dal sonno. |