Forse tornare verso il punto in cui ti hanno catturato è una follia, ma di certo i kichai penseranno che tu cerchi di allontanarti da loro.

Ti muovi con cautela, a tratti strisciando, quando il terreno non offre copertura. A un certo punto vedi i kichai arrivare. Ti sembra che il cuore ti si fermi. Acquattato nell’erba li spii. Passano oltre, senza vederti, seguendo le tue tracce: che cosa faranno quando arriveranno al torrente e capiranno che l’hai seguito, in una direzione o nell’altra? Non puoi saperlo, dalle loro scelte dipende la tua vita.

Quando scompaiono, ti alzi e ti muovi il più in fretta possibile.

Lasci il torrente solo in una zona rocciosa, dove puoi sperare che non rimangano tracce del tuo passaggio.

Nessun segno dei kichai. Forse sei riuscito a sfuggirgli. Questo però non vuol dire che tu abbia molte probabilità di sopravvivere: nudo, senza acqua, senza cibo, senza cavallo, in un territorio semidesertico che non conosci per niente.

Che fare? Puoi cercare di andare avanti, verso la zona dove si trova Michael Craig.

Oppure puoi tornare indietro, puntando verso San Juan.

In entrambi i casi le tue possibilità di sopravvivenza dipendono dal trovare qualcuno che ti aiuti prima che il caldo, la sete, la fame, i serpenti o gli indiani ti uccidano.

 

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