Belli

Molti personaggi dei racconti e dei romanzi sono uomini non appariscenti (almeno quando hanno gli abiti addosso: ce ne sono diversi molto dotati, ma questo si vede solo quando si spogliano e di solito non vanno in giro nudi). Qualcuno è proprio brutto. Ma ci sono anche uomini molto belli.

 

 

 

 

 

 

 

http://www.calligrammi.com/ferdinandoneri/128Ispettore1_file/image003.jpg

 

 

 

In Firenze vi fu un tempo un uomo chiamato Federigo di messer Filippo Alberighi, che eccelleva in tutte le arti che si addicono a un gentiluomo: sapeva usare con maestria la spada e la lancia, era abilissimo nel cavalcare, conosceva la musica e le opere degli scrittori e si dilettava a scrivere poesie. Egli era socievole, generoso e assai bello d’aspetto, per cui molti uomini e donne lo desideravano grandemente.

 

 

http://www.calligrammi.com/ferdinandoneri/256Kostantin_file/image021.jpg

- Perché non chiediamo al dottor Rocci? So che una volta recitava in una compagnia di dilettanti. E come Gesù me lo vedo benissimo.

Su quello non si poteva che essere d’accordo: Enrico è un Gesù perfetto, senza bisogno di trucco. I capelli un po’ lunghi, la barba corta, bello, perché, cazzo!, Enrico è bello. Come Gesù è davvero l’ideale. Un Gesù così non ce l’ha nessuno.

 

l_bfa0ef2da4687210f44d3d8c6d956b91

 

 

 

 

 

 

La nave sta entrando nel porto. Gilles guarda il ponte, su cui si affollano i passeggeri. La vista, acutissima, gli permetterà di riconoscere Robert, se non è troppo cambiato.

Nessuno dei visi gli è familiare. Ci sono diversi uomini giovani, ma solo due, no, tre hanno il colore dei capelli di Robert e nessuno corrisponde al suo ricordo. Magari non è su questa nave, anche se gli hanno confermato che proviene dalla Francia. In questo caso Gilles ha fatto un viaggio a vuoto e questo di certo non gli fa piacere. Ma forse semplicemente Robert non è sul ponte.

Guarda ancora con attenzione i tre uomini biondi: uno ha oltre trent'anni, gli altri due sono più giovani, ma troppo diversi dall'immagine che conserva di Robert. Fissa il più giovane dei due, una bellezza incredibile, più degna di un dio pagano che di un uomo. Nessuna somiglianza con Robert quale se lo ricorda, lo sa benissimo: è inutile che finga con se stesso di stare cercando nei lineamenti del giovane quanto non può esserci. Ma guardarlo è un piacere per gli occhi. Distoglie lo sguardo.

 

 

 

 

 

 

 

03f

Efesto lavora nella fucina. Non sa che è giunto Orione, a cui il pensiero spesso è tornato in questi giorni. Improvvisamente gli appare il cacciatore divino, in tutta la sua fulgida bellezza, lo splendido corpo, i capelli d’oro, gli occhi risanati in cui brilla l’azzurro del mare. E ben consapevole è il dio del proprio corpo sgraziato, coperto da un vello fitto; delle gambe deformi, su cui zoppica; del viso senza bellezza, su cui scende il sudore. Efesto sa bene di non essere né il giovane Apollo, dai bei riccioli, né il fulgente Dioniso. Desidera il cacciatore che è di fronte a lui, ma è certo che mai potrebbe suscitare in quell’uomo un’uguale bramosia.

 

 

Il giorno dopo è domenica e gli uomini riempiono la chiesa di San Domenico. Francesco non possiede certo un vestito per la festa, ma pulito e pettinato attira gli sguardi delle donne e di diversi uomini. Non se ne rende conto, ma spesso suscita negli altri un desiderio ardente. La sua è una bellezza fuori dal comune. Il viso ha lineamenti molto regolari, la pelle scurita dal sole e il nero corvino dei capelli e della barba contrastano con gli occhi chiari, di un azzurro intenso, e le labbra di corallo, entrambi eredità di sua madre. Il corpo, snello, forte e muscoloso, ha un’eleganza naturale che è raro trovare persino tra i nobili. La giacca e la camicia consunte, i pantaloni logori, le scarpe che quasi perdono i pezzi non offuscano la sua bellezza, ma sembrano esaltarla. Le donne dicono che è bello come l’arcangelo Michele. E anche diversi uomini pensano che con quest’angelo potrebbero conoscere il paradiso.

 

Immagine3

Alessandro_Calza_2503_4.jpg

 )http://www.calligrammi.com/ferdinandoneri/591Page_file/image025.jpg

Più volte lo vide Currado, che ben lo cognosceva, poiché avevano due poderi vecini in Mugello. Piacquegli molto il giovane, bello d’aspetto e savio, ma comprendendo egli passar per la via per vedere la donna, nulla disse o fece. Essendo uomo di fiera vista e robusto molto, non gli mancava di che sodisfare ai desideri suoi, che molti giovani il cercavano, desiderosi di provare lo sperone con cui cavalcava e mai niuno tornava senza il disiderio di sentirlo ancora.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Area aperta

Storie

Gallerie

Indice