Prime volte

In molti racconti e romanzi narro la prima volta di qualcuno: può essere la prima volta di un giovane che esplora la propria sessualità, la prima volta di un adulto che non ha mai avuto modo di provare ciò che desidera o che invece si è sempre rifiutato di accettare i propri desideri. In qualche caso si tratta di uno stupro. Qui sono riportati solo alcuni dei racconti in cui per uno dei personaggi è la prima volta.

Ferdinando aveva deciso che non era pronto per una vita sessuale-erotica-sentimentale o che altro. Sul sesso si era fatto un’idea chiarissima: il sesso era una porta chiusa che lui non aveva nessuna intenzione di aprire. Con questo anche l’argomento era chiuso, esattamente come la porta. E poi per il sesso c’era tempo, in fondo Ferdinando aveva appena ventisette anni.

Agli amici diceva sempre che ci avrebbe pensato poi, dopo la pensione, adesso aveva troppo lavoro. Ci sono molti vantaggi nel dedicarsi al sesso dopo i settanta (perché tanto in pensione prima dei settanta non ci sarebbe andato: ormai era chiaro che per quelli della sua generazione la pensione non era prevista prima): uno ha molto più tempo a disposizione e si sa che le cose fatte con calma vengono meglio; e se lo stimolo è un po’ diminuito, meglio, non si rischia di diventare schiavi del sesso; senza dimenticare l’uso del viagra, acquistabile anche via internet.

 

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Bufera di novembre

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Un porcorso fuori percorso

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Gli sembra di dover attraversare nuovamente una frontiera, per raggiungere il territorio della sua libertà, dove potrà essere se stesso, dove potrà vivere con Siegfried, l’uomo che ama. Ma non è facile superare questa frontiera.

 

L’idea di essere il primo a possedere Ben gli dà una sensazione fortissima. Ma non vuole fargli male. Non a Ben. Non all’uomo che ama.

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Questione di pelo

 

 

 

 

Corso estivo

 

 

 

 

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E per la prima volta nella vita di Jeff - quante prime volte per un uomo che a trentadue anni pensava di aver provato tutto - non c’è una barriera tra la carne di Jeff ed il palo che la trafigge, come non c’è barriera tra il cuore di Jeff e l’uomo che lo schiaccia contro la porta.

 

 

Non capì ciò che stava avvenendo, perso tra le mille sensazioni che si accavallavano, troppo rapide. Aveva rinunciato a capire, si lasciava trascinare dalle onde del piacere che lo sballottavano.

Batteria scarica

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Bart fa un passo avanti. Ora sono a una spanna uno dall’altro. Il desiderio si accende in entrambi e i loro corpi lo tradiscono.

Non è il posto adatto. Nello stanzone accanto c’è gente. Ma Bart spinge Harry contro la porta. Ora i loro corpi aderiscono. Il desiderio brucia. Bart bacia Harry sul collo, gli morde una spalla, poi lo bacia sulla bocca e infine spinge la sua lingua tra i denti di Harry, che l’accoglie.

Le mani di Bart percorrono il corpo di Harry, decise, brutali. Quelle di Harry stringono il culo di Bart.

- Lo vuoi, Harry?

Harry annuisce, spaventato, confuso, eccitato.

 

Masino sente la risata acre dell’uomo, poi la pressione di una mano sulla schiena, l’uomo si è chinato su di lui. Ora una carezza umida scorre tra le sue natiche.

Masino sa quello che sta per succedere, lo sa benissimo. Non è la prima volta che un uomo lo desidera, negli ultimi anni ha spesso letto nello sguardo di molti uomini e in particolare dei servi della fattoria una fiamma di desiderio, che a volte si è divertito ad alimentare: si toglieva la camicia, per lavorare meglio; si spogliava per lavarsi o per tuffarsi nel torrente. E sentiva su di sé gli sguardi che lo divoravano.

 

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