- Separiamoci, Mac. Può essere più prudente.

- D’accordo. Vai tu, io scendo dopo e faccio un giro per Boca Caliente prima di arrivare alla locanda.

La Locanda Negra è ai margini della città: un vecchio edificio alquanto sporco e mal tenuto. Non è certo un posto accogliente, ma probabilmente Boca Caliente non offre di meglio.

Ti danno una camera al primo piano. Mangi un boccone e poi ti stendi sul letto. Dormi due ore. Quando ti alzi, scendi e chiedi l’acqua per lavarti: dopo tutti questi giorni passati a cavalcare sotto il sole cocente, puzzi come un maiale. Il garzone ti porterà la tinozza e l’acqua in camera.

Risali in camera e intanto ti chiedi perché cazzo Mac non arriva.

Ti togli la camicia. Poi ti siedi sul letto e incominci a toglierti gli stivali, il cinturone, che posi sul tavolo, e i pantaloni. Ora sei nudo e lentamente ti accarezzi il cazzo.

Bussano. Il garzone, certamente. Ti copri con il lenzuolo.

- Avanti.

Il garzone entra, trascinando la tinozza. La sistema vicino al letto (non che ci sia molto altro spazio) e ti dice:

- Porto subito i secchi d’acqua.

Annuisci, senza dire nulla. Il garzone rimane un attimo immobile, guardandoti. Si è reso conto che hai il cazzo duro. Forse si aspetta un invito, un’offerta.

 

Lo inviti

Lo ignori

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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